Cosa può dare la felicità all’uomo? Il lavoro nobilita l’uomo o lo mortifica? È uno strumento di oppressione o di liberazione?
A cosa serve la ricerca scientifica? Al progredire dell’uomo armoniosamente in tutti i suoi aspetti o al mero sfruttamento economico?
Temi eterni che sono nati con l’uomo e saranno dibattuti per sempre. Interrogativi cui non è possibile dare una risposta definitiva, ma che non possono essere trascurati.
Temi etici legati all’evolversi della società umana, agli avanzamenti scientifici, alla meccanizzazione del lavoro, allo scopo della vita, al desiderio di progresso ad ogni costo, ai risultati dell’ingordigia, al tema della responsabilità che tutti vorrebbero scaricare su altri quando la situazione sfugge di mano.
Temi che la progressiva introduzione dell’intelligenza artificiale nella vita moderna rende sempre più attuali, ma che sono sempre stati parte del dibattito filosofico e sociale.
In un’isola sperduta due stirpi si affrontano duellando
con gli eterni dilemmi del progresso.
Robot del mondo intero!
Il potere dell’uomo è annientato.
Conquistando la fabbrica siamo
diventati padroni del mondo intero.
L’era dell’umanità è superata.
È cominciato un nuovo mondo!
Il dominio dei Robot!
“Il pezzo teatrale che ha dato il nome ai robot.”
“Un testo scritto cento anni fa, tuttavia ancora attuale.
Un inizio pieno di sorprese. Un’attesa trepidante con alternanza di speranze, illusioni e delusioni. Una tragedia con finale imprevedibile e farcito di speranza. Un testo da leggere.”