La nuova Riforma delle Dogane (Dlgs 141/2024), entrata in vigore il 4 ottobre 2024, rappresenta un’importante svolta per le imprese, soprattutto quelle impegnate in attività di import-export.
Le principali novità:
- Semplificazione normativa: il numero di articoli che regolano le dogane passa da 352 a 122, eliminando vincoli obsoleti e allineando la normativa italiana a quella europea. Questo riduce la complessità burocratica e facilita l’accesso ai mercati internazionali.
- Sportello Unico Doganale (SU.DO.CO): la riforma introduce uno sportello unico per le imprese, eliminando 68 pratiche precedentemente richieste a diverse amministrazioni. Questo velocizza i controlli e riduce i tempi di attesa, rendendo più efficiente la gestione delle merci in entrata e in uscita.
- Revisione del sistema sanzionatorio: le sanzioni ora seguono un principio di proporzionalità, con multe che variano dall’80% al 150% dei diritti di confine dovuti. Per infrazioni minori, le sanzioni sono ridotte, e in alcuni casi possono essere annullate.
- IVA all’importazione: l’IVA viene considerata un diritto di confine, eccetto quando le merci sono destinate al consumo in un altro Stato membro dell’UE o collocate presso un deposito IVA. I rappresentanti doganali indiretti sono ora responsabili solidalmente per la maggiore IVA contestata.
- Nuova riscossione dei tributi: introdotto un sistema di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi più efficiente, alleggerendo gli oneri per le imprese.
La riforma mira a rendere le procedure doganali più rapide e meno onerose, favorendo così il commercio internazionale e il Made in Italy.