La robotica collaborativa rappresenta un’opportunità di innovazione per le imprese diventando traino dell’Industria 4.0 nonché apripista dell’Industria 5.0.
Industria 5.0 nasce anche dal desiderio di rimettere l’uomo al centro del processo di manifattura e produzione, e di poter quindi usare la tecnologia per ritornare a dare valore all’uomo nel processo di manifattura, con la possibilità della personalizzazione anche nella produzione su larga scala, immaginando una cooperazione sempre più stretta tra robot ed esseri umani, con i primi che sostituiranno determinate attività lavorative senza necessariamente ridurre i posti di lavoro degli operatori umani.
In questo scenario, con i “robot collaborativi”, o cobot, si fa riferimento a sistemi robotici di nuova generazione progettati e realizzati per operare in sicurezza insieme agli operatori umani in ambienti di lavoro condivisi. I cobot assistono l’operatore nei diversi processi all’interno dell’industria manifatturiera, portando a quest’ultimo benefici cognitivi, ergonomici e soprattutto fisici, in quanto sgravano l’uomo da mansioni ripetitive e usuranti.
Tale realtà è presente in diverse imprese italiane, incluse le PMI, ed è proprio tra quest’ultime che si riscontra la maggiore richiesta di robotica collaborativa grazie alle caratteristiche intrinseche di questi cobot: flessibilità, facilità di programmazione e di integrazione con altri dispositivi.
A fronte di ciò il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) interviene nell’ambito della Missione 1, Componente 2 dove sono stanziati fondi per potenziare la competitività del sistema produttivo rafforzandone il tasso di digitalizzazione, di innovazione tecnologica e internazionalizzazione.
Parte integrante del PNRR è il bando erogato da Made 4.0, centro di competenza con sede a Milano, riconosciuto come soggetto attuatore degli interventi di trasferimento tecnologico previsti dal PNRR in funzione della sua natura di polo di eccellenza per lo sviluppo di attività di orientamento e formazione, progetti di innovazione, ricerca industriale, sviluppo sperimentale e studi di fattibilità sui temi di Industria 4.0.
Il bando, con dotazione finanziaria di 12.5 milioni di euro, finanzia imprese manifatturiere italiane che vogliono investire in innovazione.
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